A Venezia 82, nella serata conclusiva della mostra internazionale cinematografica, l’applauso più commosso è stato per Giorgio Armani: standing ovation nel ricordo e nell’omaggio allo stilista che fu visionario anche nel cinema.
Il Leone d’Oro, praticamente a sorpresa, se lo aggiudica Jim Jarmusch per Father Mother Sister Brother, film sulle relazioni tra figli adulti e genitori distanti.

L’Italia vince con Toni Servillo, migliore attore per La Grazia di Sorrentino, e poi con Gianfranco Rosi cui è andato il premio speciale della giuria con Sotto le nuvole.

Miglior regia a The Smashing Machine di Benny Safdie; migliore sceneggiatura, A Pied D’Oeuvre di Valérie Donzelli, storia vera di un fotografo di successo che abbandona tutto per diventare scrittore, scivolando nella povertà ma finalmente libero.
Coppa Volpi all’attrice cinese Xin Zhilei.

Al film favorito il Gran premio della giuria: The Voice of Hind Rajab della tunisina Kaouther Ben Hania, accolta anche lei con la standing ovation. La pellicola racconta di una bambina palestinese che al telefono implora «venite a prendermi», intrappolata nell’auto mitragliata dall’esercito israeliano, accanto ai cadaveri di zii e cugini.
Molti i discorsi e le dediche per la Palestina, per il popolo di Gaza e per i volontari di Flotilla.

Già Servillo aveva espresso, in segno di solidarietà pro Palestina “ammirazione verso coloro che hanno deciso di mettersi in mare e raggiungere la Palestina per portare un segno di umanità, dove la dignità umana crudelmente è vilipesa”. Sulla stessa linea, tra i tanti, Benedetta Porcaroli, alla quale è stato assegnato il premio Orizzonti migliore attrice: “Dedico il premio con grande ammirazione agli amici della Flotilla e al loro impegno verso la Palestina”.

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